Una pesante sconfitta con un vincitore inequivocabile, l’astensionismo, ed un elemento di conforto, l’unità del nostro circolo.
Alla luce dei risultati elettorali di ieri emerge, oltre alla vittoria netta della destra in tutta la Regione (Riano compresa), un dato dirompente: meno del 40% degli aventi diritto ha deciso di recarsi alle urne per scegliere il nuovo presidente della regione Lazio.
La mancata partecipazione dei cittadini, che ha colpito anche e soprattutto il nostro tradizionale elettorato, dovrebbe indurre a profonde riflessioni e valutazioni sulla sempre maggiore distanza fra la rappresentanza politica e la cittadinanza
In ogni caso perdere la Regione dopo 10 anni fa male e tale esito elettorale, nonostante la Giunta Zingaretti abbia raggiunto pur nelle difficoltà inevitabili alcuni indubbi risultati, dovrà essere un pungolo per tutte le forze politiche di centrosinistra (compresa la nostra) che dovranno ripartire dai tanti, troppi, errori commessi. Tuttavia, nell’ambito uno scenario deludente, non si può nascondere un piccolo elemento di conforto a livello locale
A Riano Eleonora Mattia e Mario Ciarla, supportati fortemente e compattamente dal nostro circolo, hanno ottenuto il più alto numero di preferenze mai avuto a Riano da un candidato PD alle Regionali e sono arrivati in testa fra i candidati di tutti i partiti: 228 preferenze Eleonora Mattia e 220 Mario Ciarla.
Questi numeri alimentano la speranza poiché evidenziano sia il riconoscimento da parte degli elettori della credibilità di tali candidati, sia la capacità del nostro circolo di saper “parlare” alla gente, anche sulla base del lavoro portato avanti dalla nostra Amministrazione comunale
La credibilità e il consenso popolare che il PD riscuote a Riano restano ben saldi e ci spronano ad agire sempre meglio a beneficio della collettività.
Con tutti i nostri limiti restiamo, sia a livello nazionale che locale, la forza principale di alternativa a questa destra, alternativa quanto mai necessaria per raggiungere gli obiettivi di equità sociale e di parità di diritti che da sempre costituiscono parte integrante della nostra cultura politica.
Regionali 2023: riflessioni
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