Quella rara perfezione che possiede anche senza quel nome…….

Che cosa vuol dire la parola Montecchi? Non è una mano, o un braccio o un viso, ne un’altra parte che appartiene ad un essere umano. Quello che noi chiamiamo col nome di rosa, anche chiamato con un nome diverso, conserverebbe ugualmente il suo dolce profumo. Allo stesso modo Romeo, se portasse un altro nome, avrebbe sempre quella rara perfezione che possiede anche senza quel nome…….

Nel 1999 lo Stato italiano impedì ad una coppia di coniugi milanesi di registrare la figlia all’anagrafe con il cognome materno anziché quello paterno. Dal quel momento la coppia si è battuta per vedersi riconosciuto questo diritto. Oggi, 2014, la Corte Europea dei Diritti Umani ha stabilito che i genitori hanno il diritto di dare ai propri figli anche il solo cognome della madre. Strasburgo ha così condannato l’Italia per aver negato tale diritto. I giudici della Corte di Strasburgo sostengono che la legge italiana che stabilisce che ai figli legittimi sia attribuito il cognome del padre può rivelarsi necessaria nella pratica, non è necessariamente una violazione della convenzione europea dei diritti umani ma l’inesistenza di una deroga a questa regola nel momento dell’iscrizione all’anagrafe di un nuovo nato è eccessivamente rigida e discriminatoria verso le donne. Nella sentenza i giudici sottolineano anche che la possibilità introdotta nel 2000 di aggiungere al nome paterno quello materno non è sufficiente a garantire l’eguaglianza tra i coniugi.

La Corte di Strasburgo ha sicuramente ragione, è un obbligo adeguare la normativa italiana per rimediare a questa violazione e assegnare il solo cognome della mamma ai propri figli come da anni è già possibile fare in numerosi Paesi, non solo europei, ma lungi da considerarlo un’espressione di modernità e di pari opportunità. Sono ben altre le battaglie che le madri devono fare se vogliono la pari opportunità, ad iniziare da un welfare che molto spesso le obbliga a scegliere tra figli e lavoro, la legislazione sul congedo parentale è a dir poco primitiva. Alla coppia domanderei per quale motivo il cognome del padre non era adeguato, o se assegnare il solo cognome della madre non sarebbe discriminatorio nei confronti del padre…..

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