Riduzione delle corse, lentezza, disservizi, degrado e sovraffollamento ecco quello che i pendolari affrontano ogni giorno. La classifica stilata da Legambiente – che lancia una giornata di mobilitazione il 18 dicembre per chiedere più treni per i pendolari, nuove carrozze e servizi migliori – inserisce la tratta Roma-Viterbo, la nostra linea gestita dall’Atac tra le peggiori d’Italia.
Edoardo Zanchini, presidente di Legambiente, dichiara che “quella dei treni per i pendolari è una vera e propria emergenza nazionale di cui nessuno sembra intenzionato a occuparsi. Negli ultimi anni il servizio in larga parte delle Regioni è andato peggiorando per la riduzione e l’incertezza delle risorse, che ha portato ad avere treni sempre più affollati, in ritardo e con le solite vecchie carrozze. Per chi si muove in treno ogni giorno la situazione è spesso disperata, con autentici drammi giornalieri che si vivono sulle linee del Lazio, della Campania, del Veneto. E’ vergognoso che gli stanziamenti erogati dalle Regioni per questo servizio siano stati talmente risibili da risultare in molti casi inferiori alle spese per i gruppi consiliari. La nostra mobilitazione a fianco dei pendolari punta a cambiare questo stato di cose, Governo e Regioni devono impegnarsi concretamente per migliorare il trasposto pubblico su ferro”. Questo mentre il prezzo del biglietto cresce.
Vediamola questa classifica della vergogna.
La classifica delle tratte peggiori d’Italia
1. Circumvesuviana
La Circumvesuviana, malgrado sia frequentata da 105mila pendolari ogni giorno, ha visto una riduzione del 40% delle corse nella scorsa primavera e continui disagi durante tutto il 2012.
2. Roma-Viterbo
Fare il pendolare tra Roma e Viterbo rappresenta ormai un’avventura sia che si scelga la linea ATAC Roma Nord, sia che si prenda la ferrovia regionale FR3 di Trenitalia. La situazione peggiore la vivono i passeggeri sulla linea ATAC, 75.000 ogni giorno, che si ritrovano con treni sovraffollati, vecchi e in ritardo.
3. Pinerolo-Torre Pellice
Le linee ferroviarie in Piemonte hanno subito un duro colpo nel corso del 2012 con 12 tratte definitivamente soppresse, e un disagio indescrivibile per i pendolari. Una delle situazioni più gravi è quella della Torre Pellice-Pinerolo, tratta che poi permetteva ai passeggeri di proseguire per Torino.
4. Padova-Venezia Mestre
Impossibile trovare un posto nell’orario di punta sui treni tra Padova e Mestre, la tratta più affollata del Veneto. Una Regione che in questi anni ha investito una miseria nel trasporto ferroviario pendolare.
5. Genova Voltri-Genova Nervi
Peggiora anno dopo anno la condizione dei pendolari sulla tratta Genova Voltri-Genova Nervi utilizzata da almeno 25.000 i viaggiatori al giorno, con problemi di sovraffollamento e una velocità media di 25 km/h.
6. Palermo-Messina
La Palermo-Messina è una delle tratte più lente d’Italia con il record di 4 ore per 225 km. Per il 55% della linea c’è ancora il binario unico ed i ritardi sono costanti come le soppressioni dei treni, le carrozze sempre più sporche e le stazioni sono messe fuori uso dai vandali.
7. Viareggio-Firenze
Sulla Viareggio-Lucca-Firenze, secondo le previsioni, saranno chiuse 7 stazioni.
8. Stradella-Milano
In provincia di Pavia i pendolari lamentano il degrado di molte stazioni ma anche l’inefficienza di linee ferroviarie come la Stradella-Milano.
9. Bologna-Ravenna
Fra Bologna e Ravenna la frequenza di disservizi, mancanza di informazioni e sovraffollamento rendono il viaggio dei pendolari impraticabile.
10. Potenza-Salerno
Tagli alle corse sulla linea Potenza-Salerno, tratta utilizzata da migliaia lavoratori e studenti, ma anche quando i treni non subiscono soppressioni improvvise i ritardi sono all’ordine del giorno, con convogli che spesso non raggiungono i 50 km/h di velocità ed impiegano 2 ore e mezza per arrivare a destinazione, che siano regionali o Intercity.