Oggi una delegazione della commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite legate al ciclo dei rifiuti, come chiesto dal sindaco Ricceri durante la sua audizione, ha visitato i siti di Riano e Corcolle, le due località sconsideratamente scelte per diventare delle nuove Malagrotta.
Durante il sopralluogo i commissari si sono resi conto che quanto scritto dalla Regione guidata dalla Polverini non corrisponde al vero e che copiare la relazione del Colari, la stessa bocciata dipartimento Territorio della Regione due anni fa, non è stata una mossa intelligente. Dopo il sopralluogo la delegazione ha incontrato il sindaco di Riano, Marinella Ricceri e i comitati dei cittadini. Ai deputati sono state ribadite le ragioni, già illustrate in audizione, che rendono l´area non idonea.
Il Presidente Pecorella si dice stupito “che la scelta per le discariche sia caduta su questi siti ma anche sul fatto che sembra mancare un programma perché laddove fossero confermate le scelte ci vorrebbe almeno un anno per allestire questi siti”. Il presidente ha continuato affermando che “le scelte non spettano a noi, ma sicuramente possiamo denunciare le cose che ci sembrano sbagliate.
Del resto già mesi fa avevamo rappresentato una situazione di rischio per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti nel Lazio e oggi siamo arrivati al limite del tempo. Io spero che al più presto potremo audire il ministro in modo che ci illustri la programmazione per il futuro altrimenti si continuerà con le scelte `comode´ dell´ultimo minuto”.
Pecorella boccia anche altre parti del piano della Polverini. “Abbiamo trovato un ambiente naturale molto bello ma soprattutto abbiamo potuto vedere che le case sono a circa 800-1000 metri dal sito destinato a divenire una discarica. E ci siamo resi conto che la falda verrebbe a contatto diretto con i rifiuti. Inoltre la cava è ancora attiva ed esiste un diritto di sfruttamento sul sito. Pertanto mi pare impossibile che si possa aprire questo sito nei tempi indicati. Ci ha stupito, inoltre – ha continuato – che nessuno sia venuto a verificare sul posto le criticità che sono state evidenziate nel corso di questo sopralluogo e puntualmente denunciate dal sindaco e dai comitati cittadini. È indispensabile che la commissione anche attraverso la convocazione di un´altra audizione abbia un nuovo contatto con il commissario Pecoraro”.
Il capogruppo Pd in commissione, Alessandro Bratti, ha anche sottolineato che la commissione è interessata a capire “se procedimenti e procedure siano state fatte come prescrive la legge e mi pare di poter dire che sono emerse fin qui varie contraddizioni”.
Sostanzialmente quindi la commissione ecomafie ha accolto completamente le tesi che cittadini, associazioni ed amministrazione comunale affermano da sempre e che solo la Polverini non ha mai saputo valutare a causa della sua scarsa sensibilità ambientale e democratica.