Nella vita di ognuno di noi ci sono date che assumono una particolare importanza.
Lo stesso accade per le comunità . Riano, da ieri, ha il 22 ottobre. Poteva essere il giorno della resa, quello dove la stanchezza di una cittadinanza sottoposta da mesi alla minaccia, diveniva manifesta. Invece è stato il giorno dell’orgoglio e della consapevolezza di un movimento di Popolo che cresce ogni giorno di più.
Chi, anziché dare risposte, ci ha opposto un muro di gomma cominci a capire che non ci prenderanno per stanchezza. Si facciano un giro a Riano e troveranno un paese dove ogni singolo cittadino ha, ormai, le idee chiare e le espone sui muri delle proprie case. Qui c’è un popolo che sa di aver ragione, che si oppone al sopruso e che ha delle idee migliori anche sulla gestione dei rifiuti.
Siamo pacifici, siamo tolleranti, seguiamo scrupolosamente le vie istituzionali e quelle giudiziarie e non siamo fessi. Chi credeva di trovare qui un’accozzaglia di individui divisi e disinteressarti rifaccia i propri conti. E si renda anche conto che le bugie riportate nel loro progetto sono talmente tante, a cominciare dal dichiarare in disuso una cava attiva o al mentire sulla distanza delle abitazioni, che la loro credibilità ai nostri occhi è pari a zero.
Noi non vi crediamo. Non crediamo alla presunta durata dei tre anni, non crediamo al conferimento di soli rifiuti pretrattati e a tutte la altre cose che potrete dichiarare in futuro. Perchè non ci fidiamo di una classe politica che, trovandosi a gestire un problema, lo ignora prima e se ne lava le mani poi.