Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. Intervento del sindaco Marinella Ricceri

Egregio Presidente, pregiatissimi membri della Commissione,
Andando con ordine, possiamo parlare della distanza dall’abitato. Nel merito, come criterio escludente per la rosa dei siti entro cui scegliere, il Prefetto si è espresso in questi termini: «abbiamo escluso Castel Romano e Quartaccio perché zona fortemente urbanizzata e per la presenza di un centro commerciale» e così pure Pian dell’Olmo è stato escluso «perché poco distante dal centro urbano». La scelta per Quadro Alto è stata fatta perché ricade al centro di una zona boschiva, di verde incolto e di cava coltivata a fosse servite da rampe con modesto alveo e caratteristiche geotecniche ottime. Si tratta di dichiarazioni imprecise, generiche e contraddittorie. Come si può facilmente dedurre anche dalle cartografie disponibili on line: il sito ricade tra due propaggini del centro abitato e le distanze sono di poche centinaia di metri per le case sparse, mentre il centro
urbano più … Continua a leggere

Si sente la puzza!

Già nel 2009 su Quadro Alto si appuntano le mire della Colari in cerca di un sito sostitutivo a Malagrotta.
Il 13 ottobre di quell´anno, però, il dipartimento Territorio della regione Lazio respinge la richiesta perché – come scrive il direttore del dipartimento Luca Fegatelli – “contrastante con le norme di pianificazione nazionale e regionale”.
Nonostante questo, incredibilmente, la presidente Polverini inserisce questo sito nella lista dei sette in seguito sottoposta al Prefetto Pecoraro. Perché?
Ci sono poi altre stranezze. La Regione ha utilizzato, addirittura con un “copia e incolla”, interi paragrafi dello studio ambientale allegato al progetto Colari.
Allora, come è possibile che un sito bocciato venga proposto tra i sette siti possibili? Occorre infatti considerare che in quel momento non c´è ancora un decreto di emergenza rifiuti né la nomina di Pecoraro a commissario, cioè non ci sono ancora quei poteri speciali che, soli, … Continua a leggere

12 novembre a Crotone, contro l’emergenza rifiuti manifestazione nazionale

Per la fine del commissariamento per l´emergenza rifiuti in Calabria e in tutte le altre regioni, per un ciclo dei rifiuti pubblico e sostenibile, per la bonifica e la messa in sicurezza di tutti i siti inquinati.
Nel 1997 in Calabria è stato istituito l´ufficio del Commissario all´Emergenza Ambientale per risolvere il problema dei rifiuti ed avviare la raccolta differenziata. Sono passati 14 anni durante i quali sono stati spesi ben 2 miliardi di euro, costruiti decine di nuovi impianti, tenute aperte discariche senza il rispetto delle norme sanitarie, ignorate le volontà delle popolazioni. Sono stati stuprati interi territori.
L´emergenza rifiuti è stata utilizzata quale ammonimento verso popolazioni, comitati e movimenti che si battono contro il proliferare di inceneritori e discariche. Il messaggio, di chiaro stampo autoritario, è: se non volete finire coi rifiuti per strada come in Campania, bisogna costruire nuove discariche ed inceneritori. Questo ricatto è … Continua a leggere