Io nun ce l’ho co’ te….

“Io nun ce l’ho cò te ma cò quelli che te stanno vicino e nun t’hanno ancora buttato de sotto”  La battuta ormai famosissima  è attribuita al grande Petrolini, che la pronunciò durante uno spettacolo teatrale di successo, rivolto ad uno spettatore isolato  che lo aveva fischiato disturbando  il pubblico. Quante volte, pensando a Berlusconi e alla sua corte, a molti di noi sarà venuta in mente questa frase del grande attore comico romano?  Anche Eugenio Scalfari, nei suoi sapienti editoriali, l’ha citata più volte. In effetti negli anni scorsi, quando le intemerate di Berlusconi ci facevano cadere le braccia, la frase di Petrolini diventava  nostra e  veniva spontaneo chiedere, con  rabbia sconsolata, a quelli più vicini: ok, lui è ridicolo ed è fatto così, ma voi? Perché non intervenite?

Una risposta a questa domanda, come sappiamo, gli italiani non l’hanno mai avuta.  Fatta eccezione per il tentativo  di alzare … Continua a leggere

Dopo di noi il diluvio

“Dopo di noi il diluvio” è un modo di dire italiano ma deriva dal francese après nous le déluge   per significare che  dopo la propria morte (reale o metafisica) le cose andranno a finire male. A scuola ci avevano insegnato che a pronunciare la frase après moi le deluge fosse stato il re di Francia Luigi XV per dimostrare il suo scarso interesse per il destino altrui, tanto della sua corte  quanto dei suoi sudditi. Gli  storici, invece, attribuiscono la frase aprè s nous le deluge (al plurale) a Madame de Pompadour che intendeva sollevare il morale di Luigi XV, suo amante, invitandolo a non pensare alle drammatiche conseguenze di una sconfitta militare. Non è importante sapere  chi è stato a pronunciare quella frase (se Luigi XV  o se la Pompadour, se al singolare o se al plurale).  Quel che conta per la storia è la circostanza in cui quella frase … Continua a leggere