Pavidi politici ed ambiziosi prefetti

I Sindaci che si sono succeduti negli anni a Roma non sono riusciti ad avviare alcun sistema di gestione dei rifiuti. Per non stressare troppo i poveri cittadini di Roma, si è chiesto loro solo di buttare la mondezza nel cassonetto. Poi l’azienda municipalizzata passava per raccogliere il tutto e portarlo lontano dalla vista e dall’olfatto. Il cittadino è soddisfatto, poiché non ha il quartiere lordato da installazioni monumentali di monnezza come a Napoli ed il politico è tronfio dell’ottimo risultato raggiunto.”Ora, però, che la discarica dove confluivano gli scarti alimentari, i pannoli sporchi, le bottiglie di shampoo e detersivo e tutto il resto è piena, cosa faccio?” – si sarà chiesto il povero Sindaco di turno. “Niente” – è la risposta del furbo e scaltro amministratore – “perchè il compito di individuare un altro tappeto dove nascondere la spazzatura è del Governatore regionale”.Il governatore/governatrice – scaltra pure lei – … Continua a leggere

Trattati da chi?

L’ARPA, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Lazio, fornisce dati sconfortanti per quanto attiene il trattamento dei rifiuti da conferire in discarica. Gli impianti di trattamento meccanico biologico, quelli che dovrebbero trasformare il rifiuto tal quale per il 30% in Fos (la frazione organica stabilizzata che finisce in discarica), per il 30% in CDR (combustibile da inviare ai gassificatori per la produzione di energia), per il 15% in materiali inerti non pericolosi (anche questi da inviare in discarica), per il 5% in materiali ferrosi e non ferrosi e per il resto in acqua e anidride carbonica, funzionano poco e male. Questi impianti, autorizzati a trattare 3.000 tonnellate al giorno di rifiuti, ne lavorano soltanto 1.810. Vediamo: l’impianto Malagrotta1, autorizzato per 600 tonnellate al giorno è fermo dal 2009; quello di Malagrotta2, autorizzato per 900 tonnellate ne tratta, da giugno, solo 560; quello di Rocca Cencia ne lavora 500 anziché … Continua a leggere

Appello a Napolitano

Signor Presidente, le scriviamo, fuori da ogni ufficialità, come cittadini della nostra Repubblica.
Siamo cittadini di Riano ma, soprattutto, siamo Italiani. Amiamo il nostro Paese ed amiamo la nostra terra.
Oggi, senza che dalle istituzioni che ne hanno l´autorità sia mai giunto un piano, una proposta, la dimostrazione di una minima volontà di dialogo, ci dicono che costruiranno all´interno del nostro territorio, una discarica. Discarica, peraltro, che si muove al di fuori delle leggi italiane, dell´esempio europeo, della volontà dei cittadini. Nel Lazio, la nostra Regione, la chiusura della discarica di Malagrotta è un dovere. Lo è nei confronti dei cittadini e nei confronti della legge. E certamente non è un evento inatteso. Chi ha
responsabilità politiche ed amministrative, da ultima la Giunta Polverini, aveva il preciso dovere di segnare la chiusura di Malagrotta con l´avvio di un diverso ciclo del trattamento dei rifiuti. Questo non è … Continua a leggere