Abbi sete, Riano

È iniziata l’estate e sono arrivati i giorni di fuoco. Un bel caldo afoso ci accompagna durante il giorno, ma fiduciosi di una bella rinfrescata serale continuiamo a soffrire in silenzio i raggi solari impertinenti.

Apriamo il rubinetto per lavarci le mani stanche del traffico e del lavoro, quando esce l’ultima gocciolina che peraltro è li ad attenderci dalla mattina.

Un altro blackout dell’acqua. E stavolta, se proprio lo volevamo fare, non possiamo dare la colpa alla neve.

4: nel giro di una manciata di mesi. Queste sono le volte in cui i rianesi hanno dovuto barcamenarsi in intere giornate consecutive senza acqua, con fantasiosi stratagemmi per “sfangare” quantomeno la pulizia personale.

Timidamente le sorelle della gocciolina della mattina forse hanno intenzione di tornare, finalmente.

La domanda che è normale farsi ora è: quando sarà la quinta volta? Sappiamo che le tubature sono quelle che sono, ma la manutenzione dov’è? Quella ordinaria e quella preventiva. E in coda alle altre anche quella straordinaria.

Non possiamo far altro che fare affidamento nella fortuna, l’unica che c’è rimasta visto che al numero verde dei guasti non ci risponde neanche più una persona, ma un bel computer che ci indicherà con una voce metallica dove collocheranno le autobotti della “vita”.

Aggiungi ai preferiti : permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Protected by WP Anti Spam