Giornata intensa quella di ieri a Riano. Cittadini ed istituzioni sono accorsi in massa nel sito di Quadro Alto dove i tecnici incaricati dal Prefetto avrebbero dovuto effettuare i rilievi di idoneità. Una buona cosa, se ci si potesse fidare. Purtroppo così non è.
E´ apparso subito chiaro che quello che, nonostante le rassicurazioni, si voleva tentare era un vero colpo di mano: si stava procedendo ad un atto di possesso dell´area. A quel punto, inevitabilmente la tensione è salita. La ferma opposizione dei cittadini ha raggiunto un piccolo ma importante risultato. L´atto è stato sospeso.
Come afferma Giorgio Coppola, portavoce di Riano No Discarica, “abbiamo fatto sentire la nostra voce e ci hanno ascoltato. Hanno agito secondo le nostre richieste e non in base a quanto era predeterminato dagli atti già predisposti. Ora chiediamo che, entro mercoledì, sia modificato il testo dell’art.1 del Decreto Commissariale e che le indagini non siano finalizzate alla redazione di progetti preliminari ma alla verifica e valutazione di eventuali idoneità del sito. Se così non dovesse essere non accetteremo l’ingresso di nessuno!”. Perché questo è il punto. Noi sappiamo che il sito è oggettivamente inadatto.
Se potessimo fidarci delle Istituzioni porte aperte ai rilievi ma, come dichiara il Sindaco Ricceri, “Che Quadro Alto sia inidoneo, Pecoraro dovrebbe già saperlo. Basti pensare, a prescindere da qualunque altra considerazione tecnica, che il sito insiste in un contesto abitativo entro il quale le distanze dal sito stesso individuato dall’ordinanza dalle case non raggiunge nemmeno i limiti previsti dalle normative in tutela della salute pubblica. Non ultimo, nella zona c’è anche un minimo di urbanizzazione dei nuclei abitativi”.
E´ chiaro, quindi, che non possiamo fidarci e che dobbiamo vigilare con la massima attenzione perché ci troviamo in un momento cruciale. Mercoledì 1 febbraio è indispensabile che il popolo di Riano, pacificamente, presidi in massa Quadro Alto. Vita, salute e territorio passano da qui.