Praticamente dal giorno in cui siete entrati in carica, neppure sei mesi, l´ Amministrazione è stata travolta dalla sciagurata ipotesi, voluta dal duo Polverini/Alemanno, di aprire una discarica sul nostro territorio. Quindi non possiamo che partire da qui.
Oggi, siamo in una fase di stallo. Gli espropri di cui il Prefetto parlava già un mese fa, ancora non ci sono. E dopo aver posto l´assoluta improrogabilità di Malagrotta, causa prima della dichiarazione di emergenza, si parla di farla funzionare fino a marzo 2012. Questi sono due fatti importanti e che non sono arrivati da soli. È grazie alla caparbietà dei cittadini e dell´amministrazione Ricceri che è venuta alla luce quanto quel piano sia sballato. Noi ci siamo mossi a tutti i livelli istituzionali. Abbiamo attivato la conferenza dei Sindaci e, vista l´indisponibilità della Polverini a riceverci abbiamo portato le nostre ragioni nelle commissioni regionali competenti, ci siamo rivolti al Parlamento – che ci ha ascoltato con un´audizione – e accompagnato l´appello dei cittadini al Presidente della Repubblica con un appello della nostra Amministrazione.
Oltre ai rapporti istituzionali il Comune ha anche presentato un ricorso al TAR del Lazio.
Si, lunedì 14 novembre, tramite i legali – avvocato Sebastiano Capotorto e prof. Vincenzo Cerulli Irelli -, abbiamo presentato al TAR del Lazio il ricorso contro la scelta di individuare `Quadro Alto´ come luogo per la discarica di Roma. Noi riteniamo che `Quadro Alto´ sia inidoneo ad ospitare la discarica alternativa a Malagrotta per una serie di motivi tecnici: la distanza dai centri residenziali, che risulta essere inferiore a quelle prevista dalle normative in materia; la vulnerabilità del terreno, con il rischio concreto di contaminare le falde acquifere che servono gran parte del territorio; la viabilità della via Tiberina che rischierebbe di paralizzarsi a discapito dei cittadini che vivono nell´intera zona della Valle del Tevere.
Tutto sacrosanto, ma per chi continua a gridare all´emergenza, al rischio “Napoli”, si fermerà davanti a queste contestazioni?
Certo l´emergenza, se emergenza c´è, non può passare sulla salute dei cittadini.
Nella zona di `Quadro Alto´ l´attività estrattiva ha portato allo scoperto la falda una falda acquifera e per questo sono in funzione 24 ore su 24 delle pompe idrovore che drenano l´acqua che viene utilizzata anche per uso potabile dalle case dei quartieri di `Stazzo Quadro´, `Codette´ e `Colle delle Rose´. La portata delle pompe è di decine di metri cubi al minuto e se queste venissero fermate l´intera area di cava sarebbe ricoperta di acqua. Allora, qualora si volesse realizzare la discarica, applicando le misure previste delle direttive europee, indispensabili per la protezione della falda la cubatura residua dell´eventuale discarica sarebbe assolutamente insufficiente a garantire lo smaltimento dei rifiuti di Roma che è di 2.800.000mc prodotti in 36 mesi e poi quanto tempo ci
vorrebbe e quanto costerebbe mettere in sicurezza quel sito? Questa è una storia che da qualunque parte la si guardi è piena di falle, Oltre ad essere ingiusta.
Vedremo cosa succederà. Intanto continuate ad occuparvi di tutti quei problemi che una piccola comunità come la nostra si trova ad affrontare. Parliamo della scuola e di quei ragazzi che, a turno, sono costretti a seguire le lezioni in un´aula magna non riscaldata.
Quello che noi ci poniamo come obiettivo primario è che i nostri ragazzi trovino nell´ambito scolastico l´ambiente ideale per crescere come persone e come cittadini. Per questo è assolutamente necessario che la struttura nella quale trascorrono tante ore ogni giorno sia adeguata e confortevole.
A me non piace fare lo scaricabarile ma alcuni elementi di chiarezza sono necessari. La preside ha previsto, per questo anno scolastico, una classe in più (quella che si trova a ruotare) perché l´amministrazione Regano aveva garantito che la nuova ala del plesso sarebbe stata consegnata per settembre. Questo non è avvenuto. Si è proceduto alla pittura esterna, una sorta di scenografia in vista delle elezioni, ma dentro il nulla. Oggi, ad esempio, per mettere a norma uscite e scale di sicurezza occorrerà abbattere una parte della struttura. Addirittura non si era concluso l´iter autorizzativo in merito all´allaccio del gas e dell´energia elettrica. E, purtroppo, lavori urgenti dovranno essere portati avanti con le scuole aperte. Anche se stiamo facendo tutto il possibile sentiamo comunque di dover chiedere scusa e molta pazienza agli alunni, alle loro famiglie e a chi nella scuola lavora.
Intervista all’Assessore Luca Abbruzzetti
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