I Sindaci che si sono succeduti negli anni a Roma non sono riusciti ad avviare alcun sistema di gestione dei rifiuti. Per non stressare troppo i poveri cittadini di Roma, si è chiesto loro solo di buttare la mondezza nel cassonetto. Poi l’azienda municipalizzata passava per raccogliere il tutto e portarlo lontano dalla vista e dall’olfatto. Il cittadino è soddisfatto, poiché non ha il quartiere lordato da installazioni monumentali di monnezza come a Napoli ed il politico è tronfio dell’ottimo risultato raggiunto.”Ora, però, che la discarica dove confluivano gli scarti alimentari, i pannoli sporchi, le bottiglie di shampoo e detersivo e tutto il resto è piena, cosa faccio?” – si sarà chiesto il povero Sindaco di turno. “Niente” – è la risposta del furbo e scaltro amministratore – “perchè il compito di individuare un altro tappeto dove nascondere la spazzatura è del Governatore regionale”.Il governatore/governatrice – scaltra pure lei – ma consapevole delle proprie funzioni, si assume subito tutte le proprie responsabilità. Fà un bel elenco di siti dove si potrebbe continuare ad ammucchiare quella robba, non differenziate, né trattata. L’elenco comprende 11 aree e per ognuna i bravi tecnici regionali stilano la lista dei pregi e dei difetti, per non offendere nessuno.
Poi che fà la solerte amministratrice, sceglie? No che non sceglie!!! Troppo rischioso politicamente!
La brava e funambolica scienziata dell’amministrazione conferma che tra 5 anni al cubo fratto la radice quadrata di venti sarà pronta una discarica modernissima (per oggi o per allora?). “Fino ad allora dove mettiamo questi scomodi rifiuti?” – si sono chiesti i due, incontrandosi per caso all’Hosteria del Vigliacco a Campo de’ fiori. “Facciamo scegliere un alto funzionario del governo non eletto dal popolo” – si saranno detti.”Grazie per aver pensato a me!!!” ha risposto pronto l’ efficiente prefetto, passando anche lui da quelle parti. “ALLORA, Allora, allora… solo tre anni e non il tal quale a Riano e Corcolle, tie!!!” ha ufficializzato il commissario per i rifiuti di Roma. “Cari cittadini coinvolti non mi ostacolate, poichè l’ardua scelta mi frutterà l’incarico di Capo della Polizia, e se mi farete perdere l’occasione vi spedirò contro i Bersaglieri, la Polizia a cavallo, l’intero corpo armato femminile e non esiterà ad utilizzare l’arsenale da guerra e le due fregate ormeggiate a Civitavecchia”.Poco importa che ha detto solo emerite corbellerie; che Roma, non facendo la raccolta differenziata, spedirò in provincia tutta la monnezza puzzolente; che di raccolta differenziata non se ne parla che in fase sperimentale; che il modernissimo nuovo sito di Fiumicino sarà pronto tra enne anni; che sulla provincia graveranno per i prossimi 10/15 anni i problemi creati da Roma; che nessuno mai si assume le proprie responsabilità.Ci sarà LEI, tra tre anni, Sig. Prefetto ha vigilare sulla concreta osservanza del suo dispositivo?Il Comune di Riano ed i suoi cittadini hanno già pagato un pesante tributo ambientale, negli anni ottanta, infatti, una delle cave di tufo è stata riempita di rifiuti tossici. Oggi la nuova discarica sorgerà a poche centinaia di metri dalle abitazioni. I cittadini di Roma nemmeno si renderanno conto dei disagi. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore.Il problema è però esclusivamente il loro. E’ giusto che se ne assumano la responsabilità, anche e soprattutto attraverso gli amministratori che si sono scelti.
Alessandro cittadino di Riano