Suggestivo lo scenario in cui prende forma ogni anno a Tuscania, fin dal 1972, la celebrazione di Sant’Antonio, il santo Protettore degli animali. A far da cornice in un’atmosfera di grande impatto emotivo troviamo la Sagra della frittella di cavolfiore che, come da consuetudine, viene organizzata nella ricorrenza dedicata al Santo.
È poco più che l’alba, quando un carro, addobbato di fiori e frutta, scorta un vecchietto vestito di un povero saio: la barba incolta l’anziano procede appoggiandosi a un nodoso bastone da pellegrino. Continua…