Intervento del Capogruppo PD, Luca Abbruzzetti, nel corso del Consiglio Comunale del 5 settembre 2019.
“Buonasera a tutti, agli amministratori, ai cittadini presenti.
È sempre un piacere svolgere un consiglio comunale quando c’è partecipazione. Significa che c’è attenzione ed interesse sugli argomenti che si discutono, purtroppo non sempre è così…
Oggi, discutiamo – su nostra sollecitazione – di un progetto che potrebbe cambiare il futuro del nostro paese, un progetto che ha vissuto una gestazione lunga ed ancora non ha concluso il suo iter. Per questi motivi, visto l’assoluto silenzio dell’amministrazione, abbiamo ritenuto opportuno, forse anche tardivamente, di portare la discussione in pubblico, perché come abbiamo scritto: ‘se ne parla nei bar, per strada, ma non nel luogo deputato che è il consiglio comunale’.
Perché? Perché l’amministrazione tiene chiuso nel cassetto questo ambizioso progetto? Eppure ha aperto tavoli istituzionali, con la Regione, con i comuni limitrofi, ma non con i cittadini. Eppure questa doveva essere l’amministrazione della trasparenza e della condivisione, quella di una riunione al mese con i cittadini e le associazioni, per definire un futuro condiviso di paese. Ne ha fatta una o forse due in tre anni e mezzo e poi tutto si è chiuso all’interno delle pareti comunali…
Sono sparite le riunioni per la giornata ecologica, compresa la giornata….ma non voglio divagare!
Il progetto, come ben spiegato anche nell’assemblea di presentazione di lunedì, nasce dall’intuizione della sua promotrice, la dr.ssa Ovidi, che partendo da un incarico a titolo gratuito avuto dalla precedente amministrazione (in cui si era pensato di immaginare uno sviluppo dell’area di Piana Perina correlato alla vocazione urbanistica che l’area stessa ha assunto nel corso degli anni) è sfociato nel progetto attuale: una piastra logistica per movimentare e manipolare merci, non immondizia, come ancora su facebook qualcuno scrive….
A novembre scorso l’assessore Fagnani, nonché Presidente della Commissione Urbanistica, ci convoca per fornire un parere sul progetto, perché cara assessore Di Pietrantonio, il progetto c’è!
Potrà non piacerti, eppure c’è.
Lo sottolineo perché uno degli strumenti usati per denigrarlo è sostenere l’assenza di un progetto, ma allora, quello che ci avete fatto vedere in commissione cos’era?
Quello che voi avete approvato con Deliberazione di Giunta Municipale n. 98 del 28.07.2017 con cui si esprime parere favorevole al riconoscimento dell’intervento denominato “Piastra Logistica Roma Nord”, predisponendosi immediatamente alle formalità adeguate alla realizzazione della Piastra Logistica, particolarmente alla variante urbanistica ai sensi della Legge 1150/42 e s.m.i., previa presentazione degli elaborati di progetto e rilievi cartografici delle specifiche caratteristiche tecniche e d’idoneità dell’impianto;
Non ci prendiamo in giro.
Vi siete ricreduti? Ok. Eravate in tempo per ritirare la delibera secondo il principio di autotela, ma no, siete andati avanti, prendendo in giro proprietari, uffici e istituzioni!
Sono passati più di due anni da quella deliberazione….
Voi credete che rimandando l’argomento o tenerlo chiuso nel cassetto si risolva il problema.
Siete l’amministrazione del rinvio: prima la gara sulla farmacia perché l’assessore Cantoni non sa fare i conti!
Poi la gara sulla raccolta differenziata: ben due proroghe, eppure, come per la farmacia, la scadenza dell’appalto era nota da tempo…
Poi il trasporto pubblico locale e gli scuolabus, anche qui, si rinvia. Sul TPL, credo siete alla quarta proroga, assessore Fagnani, roba da ANAC!!!
Scusate le mie digressioni, ma questi sono esempi per comprendere meglio chi siano gli interlocutori.
Tornando alla trasparenza di questa amministrazione: perché non avete ritenuto opportuno condividere voi questo progetto con la cittadinanza?
Dopo la commissione del novembre 2018, si è deciso di fissare un consiglio comunale in data 29 novembre per procedere all’approvazione. Il consiglio è stato sconvocato ma poi riconvocato nel giro di un’ora per il giorno seguente, senza quel punto all’o.d.g.
Questo è successo 10 mesi fa….
E nel frattempo cosa è successo? Qualcuno potrebbe pensare “nulla”. Ma non è così, perché il proponente e la Regione Lazio vanno avanti conseguenzialmente agli atti ufficiali del Comune che sono lì, carta scritta!!! E poi ci sono anche le rassicurazioni del Sindaco, che condivide l’idea della Piastra e lo palesa pubblicamente ma non riesce a gestire la sua maggioranza che lo stringe in una morsa di veti incrociati e ricatti.
Caro Sindaco, io spero e sono convinto, che tu non sia ricattabile dai tuoi assessori e consiglieri, altrimenti sarebbe un fatto molto grave!
E siamo arrivati alla nostra mozione, che ha anche la volontà di squarciare il velo di ipocrisia che ammanta questa pseudo maggioranza e serve a fare ciò che voi non avete avuto il coraggio di fare sino ad ora: discuterne difronte alla cittadinanza. Ma Anna Ovidi, ci ha anticipato, svelando anche retroscena poco simpatici, e di questo me ne dolgo, ma credo che esiste un principio in politica che non si può sovvertire: i vuoti non esistono, c’è sempre qualcuno che li colma; in questo caso: se non ne parla l’amministrazione, ne parla il proponente. E poi, succede quel che è successo!
Allora oggi siamo qui per ascoltare da voi cosa pensiate della Piastra Logistica. Una infrastruttura che si snoda su circa 52 ettari, tra ex cave, terreni abbandonati e previsioni di PRG mai attuate…..
Nella seduta di novembre i componenti della commissione urbanistica alla presenza del sottoscritto, Cantoni, Fagnani, Vetrani, Spaziani, Di Pietrantonio, hanno deciso all’unanimità di proseguire l’iter in consiglio e dare il mandato al Sindaco di attuare le procedure. Qualcuno ci ha ripensato? Lo dica pubblicamente!!!
Oggi non si può tornare indietro, non si può chiedere al proponente e alla Regione di modificare il percorso tracciato. E poi, con che motivazioni? Non facciamoci prendere in giro….
L’unico strumento a disposizione oggi è l’Accordo di Programma, che non è un qualcosa di illegale o improprio. È sancito dall’art. 34 del TUEL che recita al comma 1 Per la definizione e l’attuazione di opere, di interventi o di programmi di intervento che richiedono, per la loro completa realizzazione, l’azione integrata e coordinata di comuni, di province e regioni, di amministrazioni statali e di altri soggetti pubblici, o comunque di due o più tra i soggetti predetti, il presidente della regione o il presidente della provincia o il sindaco, in relazione alla competenza primaria o prevalente sull’opera o sugli interventi o sui programmi di intervento, promuove la conclusione di un accordo di programma, anche su richiesta di uno o più dei soggetti interessati, per assicurare il coordinamento delle azioni e per determinarne i tempi, le modalità, il finanziamento ed ogni altro connesso adempimento; e poi al comma 5 ove l’accordo comporti variazione degli strumenti urbanistici, l’adesione del sindaco allo stesso deve essere ratificata dal consiglio comunale entro trenta giorni a pena di decadenza.
È l’ora di prendersi delle responsabilità, non si può più rimandare.
Bisogna dire se si crede seriamente in quest’opera.
Il Sindaco e l’amministrazione devono farsi promotori, non spettatori.
Il Piano Integrato ai sensi della legge n. 179 del 17 febbraio del 1992 è sicuramente uno strumento valido ma andava definito prima. Se volevate incontrare l’investitore con i soldi pronti non dovevate approvare le delibere di giunta, che invece avete approvato!
Allora, mi domando, non sapevate cosa approvavate? Non avevate letto bene? Se fosse così, sarebbe più preoccupante di quanto si possa immaginare…..
È un’opera nel territorio di Riano ma che avrà ricadute su tutto il Lazio nord. Ed allora anche la Regione e la Città Metropolitana non devono abbandonarsi al proprio ruolo di meri ratificatori; devono mettere in campo – a nostro avviso – tutti gli strumenti utili a disposizione.
Se serve lo “sfiocco” del tracciato ferroviario, non potrà essere di certo il privato ad occuparsene.
Questo lo dico perché il ritornello che sentiamo sempre è: “chi ci mette i soldi?”.
Chiedo agli amministratori: avete mai sentito parlare del CIPE?
Il Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) svolge funzioni di coordinamento in materia di programmazione e di politica economica nazionale, nonché di coordinamento della politica economica nazionale con le politiche comunitarie (decreto legislativo n. 430/1997). Il CIPE è chiamato a definire le linee di politica economica da perseguire in ambito nazionale, comunitario ed internazionale, individuando gli specifici indirizzi e gli obiettivi prioritari di sviluppo economico e sociale, delineando le azioni necessarie per il conseguimento degli obiettivi prefissati.
E del Piano di azione e coesione?
Nell’ambito della politica regionale di coesione per il ciclo 2014-2020, accanto ai Programmi finanziati dai Fondi strutturali e di investimento europei e dalle risorse nazionali stabilite per il relativo cofinanziamento (Fondo di rotazione – legge n. 183 del 1987, articolo 5), è stato previsto un Programma di azione e coesione complementare. Tale Programma, che ricalca l’esperienza fatta nell’ambito del ciclo di Programmazione 2007-2013 con il Piano d’Azione e Coesione (PAC), introduce una nuova famiglia di Programmi operativi, detti Programmi complementari, che vengono finanziati da una quota delle risorse destinate al cofinanziamento nazionale dei Programmi operativi regionali (POR) e nazionali (PON) finanziati al 50% con i Fondi SIE.
Se non abbiamo queste ambizioni, se pensiamo solo e sempre a rincorrere il presente, fatto di quotidianità, senza avere una prospettiva di paese da qui ai prossimi 10 anni, non serviamo. Non servo io, il Sindaco, men che meno la giunta….nessuno! Basta un commissario prefettizio per l’ordinaria amministrazione.
Vi siete avviluppati nelle piccolezze del favore all’amico di turno, nel circondarvi di valletti accondiscendenti. Non tutti, è vero, ma chi si sente colpito, se ne faccia una ragione!
Siete ancora nei banchi solo per continuare a praticare la più bassa categoria della Politica: l’esercizio del potere.
Vedremo ora chi saprà assumersi le proprie responsabilità, senza scappare, senza nascondersi.
Concludo con il pensiero tratto da un carteggio di Rainer Maria Rilke, un poeta austriaco vissuto a cavallo tra la fine dell‘800 e i primi del ‘900 che vorrei rappresentasse le aspirazioni del nostro consiglio comunale nel raccogliere le sfide del futuro.
“Il futuro entra in noi molto prima che accada”.
Grazie”.