Allora, una classe politica nuova e capace, forgiatasi negli anni della clandestinità e della resistenza, ebbe la forza di pacificare e ricostriure l’Italia. Certo, una ricostruzione non priva di contrapposizioni sociali e politiche anche drammatiche, che tuttavia ci ha permesso di entrare nella modernità, partecipare alla costruzione dell’Europa, allargare l’area del benessere.
Oggi, le macerie sociali, culturali, economiche e morali che ci consegna quest’ultimo ventennio assomigliano un po’ a quelle di 68 anni fa.
Il fallimento di un’economia liberista senza regole e senza controlli ha portato il mondo sull’orlo della bancarotta, ha accresciuto le diseguaglianze sociali, portato la disoccupazione a livelli mai visti e soprattutto, alimentato la perdita di fiducia nel futuro.
Anche oggi come allora c’è un Paese da ricostruire. Anche oggi c’è bisogno di buona politica e di speranza.
Parliamone insieme, domani presso il Circolo Arci La Rosta.